L’automobilista nel momento in cui deve affrontare il cambio dell’auto, per mirare ad una scelta quanto più conveniente possibile, si pone l’interrogativo di acquistare o noleggiare una vettura. Il fenomeno della mobilità condivisa, o più comunemente conosciuto come “car -sharing”, sta prendendo sempre più piede soprattutto nelle grandi città. La risposta al dilemma, oltre a dipendere dalle diverse situazioni o necessità personali, risiede innanzitutto nei km che un automobilista è abituato a percorrere. Anche se negli ultimi anni il car-sharing si sta incrementando, la situazione cambia da regione a regione. Statisticamente si è dimostrato che circa l’88% degli italiani utilizza l’auto personale almeno una volta alla settimana, il 4% una o due volte al mese, un altro 4% utilizza la bici elettrica e il 35% va in bicicletta almeno una volta alla settimana.
Attraverso l’analisi della media del costo al minuto delle auto delle principali compagnie di sharing, si rileva che per le vetture che percorrono mediamente 5.200 km l’anno, vi è un punto di pareggio tra la convenienza delle auto condivise e quelle di proprietà personale. Nel caso in cui se ne percorrano di meno, risulta essere più vantaggioso affidarsi ai servizi car-sharing, mentre se si superano i 5.200 km l’anno, è più conveniente possedere una macchina privata. Il grado di convenienza va ad aumentare man mano si sale di categoria: 6.000 km per le auto medio-piccole, 8.300 km per le medie e 11.800 km per le grandi.
