AUTO A METANO: INFORMAZIONI UTILI PER LA REVISIONE DELLE BOMBOLE

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Attualmente la presenza delle vetture dotate di un impianto a metano sono considerevolmente incrementate, sia per il basso costo del carburante e sia per l’aumento del prezzo della benzina. È molto importante non dimenticare quando bisogna effettuare il collaudo delle bombole che segue delle scadenze definite. Secondo la vecchia normativa nazionale DGM, le bombole devono effettuare il collaudo ogni 5 anni e rottamate dopo 40 anni. Secondo la legge in vigore, il controllo si basa anche sul tipo di materiale di costruzione delle bombole. Per quelle composte in acciaio puro (CNG1), in acciaio di rinforzo di resina o in acciaio con rivestimento completo sintetico (CNG3), verranno collaudate ogni 4 anni fino al ventesimo anno di età, per poi eseguirne la rottamazione. Per le bombole costruite in fibre composite (CNG4), il primo controllo dovrà essere eseguito al quarto anno e poi ogni 2 anni, in coincidenza con la revisione della vettura. Il collaudo prevede 4 fasi: la pesatura, l’ispezione visiva, il collaudo con gli ultrasuoni e il collaudo a pressione. A causa del Covid 19, per le auto con le bombole in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile, potranno circolare ad eccezione fino al 15 giugno 2020. Per quanto riguarda il prezzo del collaudo, la cifra si aggira intorno alle 10€ a bombola, ma ad incidere su esso è anche la tipologia dell’auto. Per gli impianti omologati secondo la nuova normativa, il controllo è gratuito perché incluso nel prezzo del metano al distributore. Sono esclusi dal costo i prezzi inerenti allo smontaggio, all’installazione delle bombole e delle elettrovalvole e al trasporto di esse dall’officina ai depositi di raccolta. È consigliabile non sottovalutare la data di scadenza del collaudo, in quanto per coloro che circolano con le bombole scadute, l’articolo 80 del Codice della Strada prevede il ritiro della carta di circolazione e una sanzione amministrativa dai 168 ai 674 euro.