Quando il caldo sopraggiunge e le temperature aumentano, il climatizzatore nell’auto diviene indispensabile per non incombere continuamente in un bagno di sudore durante gli spostamenti. Il sistema di climatizzazione presente in tutte le vetture sono dotate di un serbatoio contenente gas refrigerante, collegato al motore. All’interno dell’impianto avviene che il calore aspirato dall’esterno, cede aria calda al gas refrigerante, in modo che abbassandosi di temperatura, rinfresca tutto l’abitacolo. Quando l’aria che fuoriesce dalle bocchette non è molto fredda o nei climatizzatori elettrici l’impianto non arriva alla temperatura impostata, occorre procedere con una ricarica. Orientativamente la ricarica si effettua ogni 4-5 anni, ma ad influenzare la tempistica sono anche altri fattori, come i chilometri che si percorrono con l’impianto accesso. È possibile effettuare l’operazione di ricarica anche con il metodo del fai-da-te, attraverso il possesso del kit per la ricarica del gas refrigerante. La prima operazione importante da effettuare, è di coprire con delle protezioni viso, occhi e mani. Dopo di ciò, acquistare una bombola del gas refrigerante e agganciarla all’impianto di climatizzazione. Poi bisogna aprire la valvola per poter eseguire la ricarica del liquido, attivando a motore acceso al massimo il climatizzatore. Infine, l’ultimo controllo da compiere, è di accertarsi che non ci siano cattivi odori nell’abitacolo. Se invece la ricarica si effettua da un tecnico dell’officina, il costo complessivo del lavoro sarà tra i 30 e 70€ e con l’aggiunta di manodopera, tra gli 80 e i 120€. Se occorre sostituire il filtro abitacolo, quest’ultimo costerà circa 20 o 30€.